16 febbraio 2010

Riparazione Su Misura - da Nova de "Il Sole 24 Ore" del 04.02.2010

L'esperienza dei ricercatori del Mit e di Harvard sui nanosistemi per il rilascio degli antitumorali è servita loro per inventare una nuova applicazione: quella volta a riparare i vasi danneggiati. Come riferito su "Pnas", sono stati messi a punto nanouncini che agganciano la membrana cellulare e, una volta posizionati, rilasciano in situ farmaci già usati negli stent medicati. I nanouncini sono formati da un core di nanoparticelle del polimero Pla legato al farmaco, circondato da uno strato di lecitina di soia e, più esternamente, da un altro polimero chiamato Peg, che protegge il contenuto fino a destinazione. Il tutto è poi ricoperto da un frammento di sette aminoacidi chiamato C11, che permette l'aggancio alla membrana basale. I vantaggi dei nanouncini sono diversi: la loro sintesi è piuttosto semplice, è possibile iniettarli in vena anche lontano dalla sede della lesione, la durata del rilascio del farmaco è modulabile (nei test è stato possibile farlo durare 12 giorni). (a.cod.)