10 luglio 2009

Non è a provas di demoni - da Nova de "Il Sole 24 Ore" del 09.07.09

Il diavoletto di Maxwell potrebbe esistere, almeno su scala nanometrica. Lo hanno scoperto Raoul Dillenschneider e Eric Lutz, dell'Università di Augusta, analizzando le condizioni per l'esistenza di questa figura della termodinamica del XIX secolo. Il fisico James Maxwell aveva descritto il paradosso che nasceva pensando a un demone capace di aprire e chiudere la parete interna di una scatola contenente molecole di gas. Il diavoletto selezionava solo le molecole più veloci, riuscendo così a raffreddare un'area della scatola e a riscaldare l'altra senza compiere lavoro e diminuendo l'entropia complessiva del sistema. Studi recenti avevano risolto il paradosso notando che il demone doveva avere una memoria capace di generare a sua volta entropia. I due ricercatori tedeschi hanno però spiegato su "Physical Review Letters" che questa risposta non è completa, perchè le fluttuazioni termiche su nanoscala possono a loro volta influenzare l'entropia collegata alla memoria. Tuttavia, i due studiosi hanno anche dimostrato che l'esistenza su nanoscala del demone di Maxwell non viola alcuna legge della termodinamica. Conclusione che servirà per la realizzazione di memorie quantistiche. (an.car.)