1 settembre 2009

"Un uovo d'oro" - da Nova de "Il Sole 24 Ore" del 27.08.09

Una sorta di uovo il cui guscio è costituito da nanoparticelle d'oro, il tuorlo da nanoparticelle semiconduttrici che non entrano mai in contatto con l'involucro esterno perchè tenute a distanza da polimeri di lunghezza definita e le cui dimensioni totali non superano i 20 nanometri. Si presenta così il nuovo arrivato nelle nanostrutture per scopi medici, ideato dai ricercatori dell' Università di Washington. I bioingegneri sono riusciti a mettere insieme nanoparticelle semiconduttrici con altre di metallo mantenendo le caratteristiche biofisiche di entrambe le componenti e formando così nanoaggregati che presentano caratteristiche ottiche ottimali insieme alla capacità di veicolare sostanze terapeutiche o comunque utili a fini medici grazie all'oro. (a.cod.)