18 dicembre 2009

Una Dose Micidiale - da "Nova" de Il Sole 24 Ore del 10.12.2009

Alla Duke University sono riusciti a curare il cancro con una dose unica di chemioterapici. Hanno preso il batterio "E.coli" per produrre specifici polipetidi, i quali legano varie sostanze formando spontaneamente nanoaggregati del diametro di 50 nanometri solubili in acqua. Quindi, si legge su "Nature Materials", hanno caricato i peptidi con un antitumorale (doxorubicina) in dosi fino a 4 volte quelle normali e somministrato il tutto ad animali con diversi tumori, confrontando l'esito con quello ottenuto in animali trattati con il farmaco da solo. La massa tumorale dei primi, dopo una sola applicazione, è risultata 25 volte inferiore a quella dei secondi, e la sopravvivenza è stata di 66 giorni, contro i 27 dei controlli. All'Argonne National Laboratory hanno invece usato nanodischi magnetici realizzati con una lega di nichel e ferro. Come descritto sempre su "Nature Materials", una volta diretti contro le cellulo tumorali e attivati con l'applicazione di un campo magnetico per 10 minuti, i nanodischi hanno annientato più del 90% delle cellule, distruggendone la membrana. (a.cod.)